PREZIOSI DONI RICEVUTI
Agli albori del nostro esordio come “CASA FAMIGLIA MULTI UTENZA”, e ora come “COMUNITA’ ALLOGGIO PER ANZIANI”, vi fu la partecipazione, con un nostro progetto, a un bando della CONFAGRICOLTURA nazionale, dal titolo: COLTIVIAMO AGRICOLTURA SOCIALE.
Risultammo tra i vincitori, attraverso il quale progetto riuscimmo ad avviare un percorso di crescita che ci fa diventare, oggi, un punto di riferimento, in Italia, per l’assistenza alle persone anziane per la qualità dell’ASSISTENZA, mai disgiunta dal tentativo di ridare senso alla loro vita, lavorando per una qualità dell’ ESISTENZA che ne inverta il declino, esaltandone potenzialità, sia pure latenti ed eclissate. Assistenza si, dunque, ma aiuto a riprendere il corso di un’ ESISTENZA FELICE, malgrado l’usura degli anni, gli stati di malattia, gli allentamenti, a volte anche gravi, a livello fisico, psicologico, cognitivo.
Questa è la sintesi del nostro essere comunità, ossia, guardare agli anziani come ad una risorsa preziosa, investirli del compito di tramandare il loro sapere e le loro abilità. Coltiviamo e divulghiamo saperi, in un giardino botanico ed in un orto biologico, visitabili da scolaresche, famiglie ed appassionati, creando così, spazi di scambi e confronti intergenerazionali.
Tante furono le iniziative in merito e le evoluzioni che facemmo sull’onda dell’entusiasmo, anche per aver ricevuto un assegno di 40.000 euro, da investire in attività di miglioramento aziendale che, in breve tempo, la nostra struttura a pieno regime, con lista d’attese. Frequentate anche le attività diurne in attività di agricoltura sociale.
Momento della premiazione presso la sede della Confagricoltura a Roma.
RAPPORTO CON LA FONDAZIONE VISMARA
L’occasione venne fornita da un’intervista al fondatore della Don Milani sul giornale nazionale https://www.vita.it/
A Condurre due incontri conoscitivi è stato il direttore di questa fondazione, Carmine Guanci, che fece domande sulle nostre attività, con le quali ci siamo mantenuti e attraverso le quali abbiamo dato, nel tempo, man forte, anche sul piano economico, alla creazione di una struttura per l’accoglienza di persone vulnerabili come gli anziani, ma anche a giovani in condizioni di disagio familiare.
Precisa fu la domanda: ma la fate un’attività veramente professionale? Perché non provate con la bachicoltura, ci chiese? Rispondemmo che la bachicoltura mal si presta ad essere sviluppata in senso imprenditoriale, in mancanza di una filiera della seta a livello regionale e nazionale. Con un messaggio di posta elettronica ringraziammo, per l’attenzione nei nostri confronti, evidenziando, con argomentazioni precise, la non fattibilità dell’ipotesi progettuale avanzata.
Pensammo di aver segato, con le nostre mani, il ramo dell’albero su cui eravamo seduti, invece il nostro interlocutore, apprezzando la sincerità, ci chiese di sviluppare quella parte del messaggio in cui si accennava ai nostri bisogni veri, tra cui sistemare l’area esterna alla casa, con elementi di parco giochi per i nostri anziani, per gli anziani del paese, per i ragazzi delle scuole, per i giovani e gli sportivi della città.
E così venne fuori un progetto, finanziato dalla Vismara, e da noi realizzato, per la gioia degli ospiti della casa famiglia, delle varie componenti della nostra comunità interna e dal contesto comunitario esterno.

Per dare un’idea degli spazi e del progetto, mettiamo in evidenza alcuni stralci della relazione dei rendicontazione, nella parte riguardante la “festa dei nonni”, durante la quale si sono inaugurati il parco giochi ed il percorso posturale annesso: …”Un evento che ha visto un’ampia partecipazione della comunità locale ed è stato molto apprezzato. “Una giornata da ripetere” è stato il commento emozionato di una signora al momento dei saluti e noi abbiamo deciso di prenderla in parola. Sappiamo bene che le strutture, una volta create hanno bisogno di essere “animate” altrimenti rischiano di diventare delle cattedrali nel deserto. Pochi giorni dopo abbiamo inaugurato anche il “percorso salute e sport” che si snoda lungo i sentieri della fattoria che circonda la casa, su una superficie agricola di circa 5 ettari. Anche qui, una mamma che ha accompagnato i suoi bambini ci ha fatto riflettere, quando appena arrivata, ci chiese incuriosita: “ma cosa c’entra un percorso sportivo con una casa di riposo?” La domanda ci fece sorridere, perché nella nostra visione è qualcosa di naturale che anziani, ragazzi, bambini e famiglie vivano gli spazi che stiamo realizzando, invece, nell’immaginario comune, i luoghi dove vivono gli anziani non hanno legami con in il resto del mondo. Il nostro progetto vuole sfatare questo immaginario e ricordare che in quanto essere umani siamo esseri sociali e lo siamo anche da anziani e forse ancor di più da anziani, quando le nostre autonomie si riducono e si ridimensiona la scala dei valori, quando un po’ di tempo passato insieme ha molto più valore di un qualsiasi oggetto materiale. Per questo stiamo pensando di organizzare, quale prosieguo del progetto, diverse attività ed eventi volti a favorire scambi intergenerazionali”…
Vero è che la prova di fiducia della Fondazione Vismara, in particolare del suo direttore Carmine Guanci, ha giovato non solo per quello che con l’apporto economico abbiamo potuto realizzare, ma anche e, soprattutto, per lo stimolo a crescere, in senso economico, sociale e di umano.
E’ questa alchimia emozionale, diffusasi come un’onda lunga di stima, affetto, amorevolezza, nei nostri confronti che ha portato al pieno regime, con lista d’attesa, della nostra casa-comunità.
Scorcio dell’orto botanico realizzato con il contributo economico della Confagricoltura e altri soggetti.
L’orto botanico realizzato con il contributo economico della Confagricoltura e altri sostenitori.
L’orto botanico realizzato con il contributo economico della Confagricoltura e altri sostenitori.