mercoledì , 5 Febbraio 2025

La carta dei servizi

Premessa

La presente carta descrive i servizi erogati dalla Cooperativa Sociale Don Milani, fornendo tutte le informazioni utili a chi volesse usufruire degli stessi.

Chi siamo: la nostra storia, i nostri progetti.

Siamo una cooperativa sociale che ha sede ad Acri (Cs) e da anni portiamo avanti un Progetto, sociale ed assistenziale, ma anche educativo e formativo.

La cooperativa nasce per favorire l’inserimento e l’integrazione socio-lavorativa di un gruppo di giovani con disabilità, ma poi gradualmente è andata sempre più collocandosi come spazio di socializzazione e di ascolto per ogni tipo di problematica personale, familiare o sociale, fino a divenire anche comunità di accoglienza.

Nel corso degli anni, infatti, maturò l’idea di costruire una casa famiglia poiché mancava, nel nostro comune, un luogo fisico in cui accogliere chi si venisse a trovare in una situazione di difficoltà familiare, personale,  sociale o semplicemente soffriva la solitudine delle proprie mura domestiche. Venne, a tal fine, avviata una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi. Determinante a riguardo, fu l’aiuto di un’anziana benefattrice che donò il terreno su cui costruirla, unitamente ad una cospicua somma di denaro con cui si fecero i lavori di scavo, le fondazioni e parte dello struttura portante. I lavori proseguirono poi, grazie al buon cuore della gente comune, che contribuì con piccole donazioni, destinandoci il proprio 5×1000 ed acquistando i prodotti realizzati appositamente con il fine di autofinanziare l’opera.

Non è stato semplice, ogni progetto, affinché si realizzi, richiede continua cura, tanto coraggio, ferma determinazione e, soprattutto, volontà di portarlo avanti nonostante le difficoltà. Come intuibile, è stato un percorso ricco di entusiasmo, ma anche di grandi sacrifici e sforzi, di momenti di sconforto alternati ad altri di fiducia ed incoraggiamento, ma alla fine, quella che per molti sembrava un’idea assurda e forse utopica, è divenuta una realtà.

Ci ha sorretto in questa impresa, la pedagogia di Don Lorenzo Milani, il prete di Barbiana, al quale la cooperativa è intitolata e si ispira. Ogni giorno cerchiamo di fare nostri i principi cardini del suo pensiero, come quello dell’aderenza e della coerenza; dove aderenza vuol dire aderire ai diversi bisogni e coerenza significa dire una cosa e farla.

Mossi dal sentimento dell’ I CARE, il motto di Don Milani che vuol dire mi sta a cuore, mi interessa,  portiamo avanti un progetto di solidarietà, che nasce dalla voglia di rendere un servizio di aiuto al proprio simile, ben sapendo che prendersi cura dell’altro, significa prendersi cura di se stessi. A chiunque può capitare di trovarsi in uno stato di difficoltà che non si riesca ad affrontare e gestire con le proprie sole energie o rimanendo in condizioni di isolamento. Il nostro obiettivo è quello di “esserci”. La comunità non è un luogo fisico, o non è solo un luogo fisico, è in primis uno stato d’animo, che sgorga dalle relazioni umane ed è su queste che lavoriamo ogni giorno per creare un contesto accogliente che risponda ai bisogni del territorio e che funga da punto di riferimento per chiunque si trovi in un momento particolare della vita.

Un contesto che non sia di mera assistenza, ma per migliorare la qualità dell’ esistenza, dove le persone siano invogliate a fare e ad essere. Facciamo il pane, produciamo ortaggi, frutta, verdura, cereali. Abbiamo imparato a fare il sapone, gli unguenti, le creme; ad utilizzare le piante spontanee, in cucina e per le tisane.
Le buone pratiche che abbiamo imparato sono figlie del bisogno di far star bene le persone che si affidano alle nostre cure e noi stessi. In ciò siamo favoriti dal vivere in un contesto naturale con spazi, piante, piccoli animali, soprattutto i bachi da seta, che rendono il nostro ambiente quasi magico, ed è bello sentirsi parte di questa magia. Vien da sé che questo clima comunitario, improntato alla solidarietà e all’amore operoso verso persone, animali, piante, cose, favorisca stima e autostima, nutrendo le buone relazioni, aiutando ad esprimere le emozioni, facendo superare momenti di difficoltà e traumi, educando alla resilienza. Non c’è niente di più salutare, infatti, di un agire per l’intesa che ha come base l’empatia e non l’agire strategico. Niente può meglio aiutare di una parola giusta al momento giusto, di una carezza quando siamo tristi, di un abbraccio, di una passeggiata, l’uno a fianco dell’altro.
Il contatto con la natura favorisce tutto questo ed è un disintossicante di ogni disagio accumulato, potenziando la gioia di vivere, la naturalità, la relazionalità, la solidarietà.

I principi ispiratori

Nella sua lunga vita, di realtà che si accinge a sopravvivere ai fondatori, la cooperativa si è ispirata e  continua a farlo, al pensiero e alla pedagogia di Don Lorenzo Milani, incentrata su alcuni punti cardini come, l’aderenza ai diversi bisogni, il mutuo e l’auto aiuto, come presupposto per affrontare problemi e disagi non piangendosi addosso ed autocommiserandosi, ma imparando ad affrontarli e risolverli.

Nostri principi e valori fondamentali sono:

  • la territorialità, nel senso che pur nella possibilità di un’accoglienza extraterritoriale (l’eccezione), la struttura e i servizi sono rivolti a persone del territorio (la regola);
  • la natura mutualistica ed il carattere non speculativo. Il nostro fine non è il profitto, ma rendere un servizio di natura sociale al territorio;
  • a cultura dell’integrazione, impegnandosi a non cadere nella tradizionale divisione delle persone in categorie, stimolando l’aiuto in cui il più autonomo aiuta chi lo è di meno;
  • la cultura della parità, pur nel rispetto dei ruoli, a significare che non vi sono operatori e utenti in senso stretto ma tutti sono operatori e utenti allo stesso tempo;
  • la ricerca del benessere della persona (autostima, relazione autentica con gli altri, consapevolezza delle proprie risorse e limiti, capacità di stare, costruire, progettare insieme agli altri);
  • sviluppo della socialità e della creatività, tesi verso la ricerca di strade nuove, nel senso dell’umanità che deve ampliarsi e  non restringersi.

Ultimo punto che li riassume tutti è il lavorare per una cultura che educhi all’ottimismo e alla speranza (non vana attesa ma progetto affinché il bene si realizzi), sforzandosi di pensare al nostro lavoro come una provocazione in grado di suscitare attenzione, riflessione, dibattito. Vogliamo essere co-promotori di una cultura basata sulla cooperazione piuttosto che sull’agonismo, sull’ascolto delle ragioni degli altri piuttosto che sull’affermazione esasperata delle proprie e del giudizio.

Il pensiero di Don Milani è applicabile se si è coerenti: coerenza è dire una cosa e farla. Don Milani è applicabile se si cerca l’aderenza ai veri bisogni del singolo e della collettività. Don Milani lo possiamo applicare se sappiamo affrontare i bisogni per far uscire dai bisogni, se ci educhiamo ed educhiamo alla cultura dei diritti, ma anche dei doveri. Il segreto è tutto qui: fare le cose con amore e dedizione, tenendo d’occhio sempre il cambiamento, il dovere di cambiare, ma per cambiare in meglio.

La Casa

Situata in contrada Santa Zaccheria, a soli cinque minuti dal centro di Acri, la casa è immersa nel verde della campagna, in un contesto nel quale la bellezza la fa da padrona. Si tratta di una casa famiglia multiutenza complementare, disciplinata dal Regolamento Regionale n. 503 del 25.10.2019, che offre servizi di accoglienza residenziale, cura e assistenza, finalizzati a sostenere la persona ed i suoi bisogni senza distinzioni di sorta. Nessun limite è posto agli ingressi nella casa, né di condizioni personali, né d’età, né di sesso, come di solito è previsto nelle strutture assistenziali che presentano spesso una caratterizzazione categoriale, sono cioè riservate a specifiche categorie di persone: con disabilità, anziani,  orfani, etc. Riteniamo che trovarsi tutti con gli stessi problemi non favorisca gli scambi comunicativi né la crescita psicologica e umana, per questo abbiamo deciso di avviare nel territorio una casa famiglia multiutenza la quale è pensata per dar luogo ad un vero e proprio contesto familiare, una sorta di famiglia estesa dove più generazioni condividono lo stesso ambiente, non medicalizzato ed attento al bisogno di umanità. Ogni persona non è sempre e solo anziana, sempre e solo disabile. Le dimensioni della vita si intrecciano, si confondono, si integrano.

Ognuno avrà momenti individuali di formazione nelle istituzioni pubbliche come la scuola, se l’ospite è in età scolare, ma anche momenti formativi interni da individuare caso per caso, tenendo conto delle attitudini di ognuno e delle potenzialità, avendo come obiettivo il ritorno in famiglia o l’indipendenza, una volta recuperate le forze, le autonomie, le competenze per affrontare la vita. A ciò si affianca un continuo sostegno psicologico ed educativo, innanzitutto da parte delle due figure adulte poste alla guida della casa, dello psicologo, dell’educatore, dell’assistente sociale e di altre figure presenti nella cooperativa.

Il più importante indicatore di qualità del servizio offerto è la capacità di ascolto di ogni utente, che tenga conto delle diversità e del forte carattere di umanità richiesto dalla peculiare tipologia di servizio fornito. Per i soggetti giovani gli indicatori significativi sono: il grado di coinvolgimento alle attività proposte; la capacità di promuovere la formazione di un portafogli di competenze per il progetto di vita futuro, che inizi sin dal primo impatto con la casa; la capacità di sviluppare una relazionalità, una socialità, una cultura, un’umanità che consenta un inserimento sociale a pieno titolo. Per i soggetti anziani possono essere lo sviluppo di un percorso incentrato sulla ricerca di senso della vita, sull’impegno a ringiovanire il pensiero, sull’alimentare la tensione a realizzare sogni tenuti nel cassetto.

Per verificare gli obiettivi raggiunti e quelli da conseguire sono previsti regolari incontri con i familiari, quando ci sono, con i responsabili tecnici (servizi sociali, tribunale per i minori ecc.) che ne hanno deciso l’affidamento, con altre entità privilegiate dei territori di provenienza (parrocchie, associazioni culturali e di volontariato.

Servizi inclusi

Agli ospiti sono assicurati accoglienza e cura, assistenza e tutela ed il coinvolgimento in tutte le attività di espletamento della vita quotidiana. Sia la cucina che il locale lavanderia possono essere utilizzati  anche in autonomia dagli ospiti. La casa, inoltre, è immersa nel verde e dispone di un ampio giardino, dove poter stare all’aria aperta, e diversi orti a cui gli appassionati possono dedicarsi.

Orari delle visite

Ogni ospite può ricevere visite previa comunicazione di cortesia.

Presentazione di reclami

Per ogni problema di percorso, c’è innanzitutto la vigile presenza dei conduttori della casa e ove vi fosse una situazione di non ascolto, l’ospite può chiedere in forma diretta o mediante reclamo scritto l’intervento della direzione della cooperativa.

Modalità di accesso e rette

La richiesta di ammissione può essere effettuata dall’interessato e/o dai suoi familiari o rappresentate legale tramite il servizio del comune di residenza del richiedente. Alla richiesta dovrà essere allegata un relazione sanitaria redatta dal medico curante dell’assistito o da altro specialista dalla quale risulta la compatibilità all’inserimento nella struttura di tipo familiare.

La retta richiesta agli ospiti e/o familiari è di euro mille mensili, salvo modifiche in considerazione delle condizioni economiche e personali degli assistiti.